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Ultrabericus: l’ungherese Csaba Nemeth e Federica Boifava vincono sui Colli Berici


La spedizione dei Mille è sui Colli Berici, dove questa mattina si è dato appuntamento l’esercito degli appassionati di trail running sotto l’egida dell’Ultrabericus Trail 2015. 1.000 i partenti per la gara integrale e 100 le coppie che hanno strappato il biglietto per la staffetta Lui&Lei.

Alla resa dei conti a piazzare l’allungo vincente è stato l’ungherese in forze al Mammuth Pro Team, Csaba Nemeth, già noto alle cronache sportive vicentine per essersi qualificato al terzo posto nel 2013 in occasione dell’europeo made in Trans d’Havet. Dietro di lui hanno chiuso nell’ordine Matteo Lucchese (Team New Balance) e Christian Modena (Alpstation New Balance Trail Team), rispettivamente con un distacco di 1’21” e 6’09”. A caratterizzare la gara maschile in particolare, ci sono stati distacchi molto più serrati degli scorsi anni oltre ai ritiri di alcuni top

Non si è smentita neppure la vicentina Federica Boifava (Team Montura), nei panni della padrona di casa, che, nonostante un persistente problema ad un piede che l’ha messa a dura prova anche in altre gare della passata stagione, ha sgasato lungo tutti i 65 km di gara mettendo ben presto in riga le inseguitrici Lisa Borzani (Team Vibram) e Francesca Scribani, che hanno poi chiuso la competizione attestandosi in seconda e terza posizione con i tempi di 07:13:15 e 07:18:43. Per la Boifava è arrivato anche il miglioramento del record già registrato nell’edizione 2014, quando la vicentina tutto pepe si era presentata come oggi per prima e in solitaria sul traguardo di Piazza dei Signori. Il suo 06:15:28 finale nella gara odierna rosicchia ben 10′ al tempo della passata edizione dell’Ultrabericus Trail (quando aveva chiuso in 06:25:30).

Sul fronte della gara Twin Teams Lui&Lei, a completare per primi il periplo dei Colli Berici è stato l’equipaggio formato da Gianluca Cola e Lara Mustat, favoriti alla vigilia della kermesse berica, che si sono imposti sulle coppie avversarie Remo Lavarda e Tiziana Scorzato (Terzo Tempo Team), secondi, Giuliana Arrigoni e Gianluca Biondi (Team Tecnica) terzi, rispettivamente con i tempi di 06:21:27 e 06:24:43.

Dopo il via da Vicenza con l’immancabile cornice di colore, la gara si è lanciata in avanti con l’orientista azzurro Mikhail Mamleev a fare l’andatura. Per le donne Federica Boifava ha schiacciato sull’acceleratore e si è messa davanti a tutte senza mai guardarsi indietro. Erano loro due a passare per primi a Perarolo, nelle rispettive classifiche per genere. Non passava molto però che il forte runners ungherese Csaba Nemeth, spuntava dalle retrovie e si portava al comando, segnando il primo passaggio a Pederiva. Sulla sua scia stavano Mamleev, Lucchese, Costanzo e, poco più arretrati, Trisconi e Geronazzo.

Sotto le scogliere dell’eremo di San Donato, tradizionale stazione di cambio di casa Ultrabericus, Nemeth e la Boifava tenevano sempre la testa della gara uomini e di quella femminile. Dietro l’ungherese ancora Lucchese, quindi Mamleev e in quarta piazza spuntava Christian Modena. Era quest’ultimo, nei successivi 20 km a rimontare una posizione e ad attestarsi saldamente alle spalle di Nemeth e Lucchese. I tre passavano quindi a Torri di Arcugnano, mentre per Mamleev i primi segnali di stanchezza si facevano sentire e il russo, ma italiano d’azione, perdeva posizioni importanti e ben presto doveva salutare ogni speranza di podio. La leadership rimaneva invariata anche negli ultimi 10 km, trasformatisi per Nemeth in una bella corsa trionfale verso il traguardo. Alle sue spalle Lucchese e Modena chiudevano il trio di runners sul podio. Bene anche per Mirko Righele (Alpstation Trail Team) che con una bella rimonta chiudeva al quinto posto, dietro a Francesco Rigodanza.

“La gara è stata davvero dura – ha commentato sul traguardo il vincitore di giornata, Csaba Nemeth – il percorso era bello, ma davvero impegnativo. Ho patito qualche problema muscolare perché in gara il meteo è passato da momenti quasi primaverili ad altri dal clima più invernale, ma alla fine tutto è andato per il meglio.”

La classifica femminile era dominata dalla vicentina Federica Boifava che si imponeva sulle dirette avversarie, Lisa Borzani e Francesca Scribani, rimaste sempre all’inseguimento delle vicentina e passate in perfetto ordine Boifava-Borzani-Scribani a tutti gli intermedi.

“Il piede mi ha dato un bel problemone – ha spiegato la Boifava all’arrivo – tanto che ho valutato anche il ritiro. Ho però tenuto duro per i primi 15 km, il male è stato piuttosto intenso, poi forse anche lui ha capito che non c’era storia e se l’è messa via, così sono riuscita a proseguire. La prima metà della gara è stata velocissima. Poi ho potuto impostare un ritmo più controllato e amministrare fino alla fine il margine che mi ero costruita.”

“Abbiamo effettuato il cambio davanti – ha invece raccontato la coppia Cola-Mustat, primi nella gara Twin Teams – e dopo 36 km avevamo circa 20 minuti di vantaggio. Tutto è andato bene, il tracciato si riconferma dal grande livello e a dir poco splendido.”

Su Piazza dei Signori il sole è ormai calato, le temperature si stanno facendo rigide, ma non si arresta l’arrivo dei concorrenti che, come ormai vuole la tradizione, sfileranno attraverso le due colonne del cuore vicentino fino a tarda sera.

“La vera festa firmata Ultrabericus inizia ora – è il commento del direttore di gara, Enrico Pollini – qui da Piazza dei Signori, dove ho atteso e accolto le varie notizie che mi giungevano dal tracciato, sono lieto di dire che non abbiamo registrato alcun problema. Il sole è rimasto a vegliare sul tracciato per tutto il giorno in barba alle previsioni della vigilia. La soddisfazione, come sempre, è grande e siamo pronti alla lunga serata che ci aspetta fino ad accogliere l’ultimo finisher. Va detto che la gara uomini in particolare si è rivelata di altissimo livello e ne sono una testimonianza i tempi serratissimi registrati.”

Fonte ufficio stampa Ultrabericus

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.